È uso parlare di fondo patrimoniale come metodo per tutelare la propria abitazione da pignoramenti anche se derivanti dallo stato.
Ma è realmente così? Si può davvero avere uno scudo da pignoramenti ?
In linea di massima il fondo patrimoniale tutela da eventuali aggressioni o pignoramenti di creditori , ma non può tutelare da pignoramenti derivanti da debiti contratti per esigenze famigliari come ad esempio per situazioni legate al mancato pagamento di spese condominiali . In questo caso l'amministratore può procedere alla pratica di esecuzione forzata di un immobile presente in un fondo patrimoniale.
Molto spesso si parla del fondo patrimoniale come di un sistema per tutelare la casa dal pignoramento,anche se avviato per debiti nei confronti dello Stato.
Ma è proprio così?
Bisogna partire dal principio che, sebbene il fondo patrimoniale sia uno scudo nei confronti di eventuali aggressioni, pignoramenti, da parte dei creditori, non può essere opposto se il debito nasce per far fronte a esigenze famigliari. È il caso, ad esempio, di spese condominiali. In quest'ultimo caso, ad esempio, l'amministratore di condominio può dare inizio a un'esecuzione forzata di una casa presente nel fondo patrimoniale.
Non ha importanza se il fondo è stato costituito prima o dopo dei mancati pagamenti, l unica cosa che ha importanza è che non riguardi in alcun modo delle esigenze familiari .
A dare una risposta è una recente sentenza della Cassazione...
Cosa dice la Cassazione?
Secondo l'ordinanza della Cassazione n 8881/18 dell'11 aprile 2018, una casa nel fondo patrimoniale può essere oggetto di pignoramento se i debiti sono stati contratti per i bisogni della famiglia, o se si tratta di imposte collegate a tali bisogni.
Non ha utilità per tanto la creazione di un fondo patrimoniale se chi contrae il debito non è in grado di dimostrare che non è in alcun modo legato ad esigenze famigliari.
Solitamente l'orientamento del giudice è quello di ritenere sempre possibile l'ipoteca sulla casa nel fondo patrimoniale.
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