🔴 MERCATO IMMOBILIARE.‼️
Informazioni di base sull'attuale termometro del mercato immobiliare del Legnanese 💜
La vera problematica del mercato immobiliare del Legnanese, in questo particolare momento, sembra dovuto per lo più all'assenza di un discreto numero di nuovi immobili sul mercato.
La pandemia come ben noto ,ha creato una situazione di stallo nell' immissione di nuovi immobili sul mercato, questa situazione è presumibilmente data da un fattore psicologico che tende mediamente le persone a posizionarsi in una situazione di stallo. Cosa significa? Significa semplicemente che se prima la regola era:" metto in vendita la mia casa, vedo come va e poi con calma cerco la soluzione adatta alle mie esigenze ", adesso si va in contro tendenza e mediamente le persone ragionano sul, "prima trovo e poi vendo ".
Ovviamente questo è un grave errore, perché non tutti possono permettersi di "bloccare" un immobile senza aver la certezza di vendere il proprio, o peggio, alcune persone si fanno una loro personale idea del valore della propria casa, e si ritrovano a fare passi azzardati e talvolta rischiosi.
Questa particolare situazione rallenta le compravendite di quei soggetti che vorrebbero cambiare e che hanno già una base di partenza (una casa dove vivono attualmente) ma soprattutto rallenta le compravendite di quei soggetti che cercano casa "disperatamente" e che non trovano alternative agli immobili attualmente sul mercato.
Se da una parte può persino essere una situazione interessante per chi vende, perché l'assenza di alternative, indirizza i potenziali acquirenti verso il proprio immobile, dall'altra da vita ad una reazione contraria, ovvero chi vende non trova la soluzione adatta alle sue esigenze oppure si "accontenta". È un cane che si morde la coda sostanzialmente, perché poche opportunità danno vita ad una accelerazione, maggior numero di visite su un immobile e probabilmente proposte più rapide, ma dall'altra si crea una situazione di stallo e talvolta da vita a malumori o la classica frase: " Avevo visto una casa che mi interessava ma me la sono fatta scappare" Già perché non ho ancora messo in vendita la sua e non può giustamente sbilanciarsi per comprare un altra casa, e nel frattempo sta perdendo anche quei possibili clienti che cercano un immobile come il suo ma che non trovando nulla e avendo necessità e esigenze di acquistare, si dirottano in massa su ciò che il mercato propone al momento.
In linea di massima il mercato è in fase di crescita o comunque si mantiene costante in questa seconda metà dell'anno ma l' incertezza dovuta al lavoro e alle conseguenze di una pandemia con cui comunque ci stiamo abituando a convivere, rallenta le transazioni o meglio le canalizza ,lasciando una grande percentuale di persone in un limbo:" devo vendere per comprare ma non trovo nulla da comprare, quindi Aspetto a vendere".
A questo bisogna aggiungere che gli ecobonus vari ed eventuali, hanno certamente influenzato il mercato immobiliare, dando origine ad interessi volti all'acquisto di soluzioni indipendenti, per esempio, basti pensare che il famoso 110% è stato utilizzato in prevalenza su soluzioni unifamiliari o comunque indipendenti, spostando molto l'attenzione su questo genere di immobili, ma comprendendo solo pian piano che non è sempre oro tutto ciò che luccica...
Queste numerose richieste di eco bonus hanno inoltre congestionato gli uffici tecnici comunali, che si sono visti inondare di richieste, rallentando notevolmente, per esempio, le richieste di accesso agli atti, sempre più frequenti per una compravendita immobiliare, dando vita a periodi di 60 o anche 90 giorni per il recupero di un semplice attestato di abitabilità, rallentando così erogazioni di mutui e ovviamente stipula di atti notarili, creando e causando ritardi notevoli alcune volte.
In linea di massima il mercato immobiliare è comunque in una fase di transizione ma restando fedele ai valori del primo semestre e in alcune grandi città come Milano ad esempio, presentando persino un incremento dei valori medi degli immobili, tanto che sono tornati di moda gli acquirenti "viaggiatori" ovvero quei clienti che escono da Milano per via di valori troppo alti e si avvicinano alle nostre zone. Non si può certamente parlare di una invasione, ma non se ne vedevano così, da almeno un decennio e questo tutto sommato, per noi che viviamo in zone periferiche potrebbe dare una buona spinta al nostro mercato immobiliare o comunque potrebbe aprire le porte a clienti nuovi di altre zone.
I valori nella nostra zona restano rispetto al primo semestre, in linea di massima stabili, con qualche piccolo aumento su immobili indipendenti o comunque che presentano spazi esterni interessanti e con qualche piccolo ribasso su immobili magari più datati, ma come è normale sia, del resto gli anni passano per tutti anche per le case no?
Il problema principale a mio parere resta legato alla poca immissione di immobili sul mercato che da vita ad una situazione di stallo e che da una parte velocizza la vendita di determinati immobili ma dall'altra ne limita il numero e crea forti rallentamenti in generale.
Saluti,
Daniele
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