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lunedì 4 aprile 2022

Cedolare Secca 2022 - Locazioni

Cedolare secca 2022, resta in vigore senza modifiche la tassazione agevolata degli affitti.

Anche per l’anno in corso (2022) chi concede un immobile in locazione può scegliere se tassare il relativo reddito applicando le aliquote IRPEF o, al contrario, la cedolare secca del 10 e del 21 per cento.

Come funziona e quando è possibile applicare l’imposta sostitutiva? Quali sono i casi in cui la tassazione è pari al 10 per cento, e quali le ipotesi in cui la cedolare secca è del 21 per cento?


Cos’è e come funziona?

Come detto, anche nel 2022 è possibile applicare ai contratti di locazione la tassazione a "cedolare secca", beneficiando quindi di un’imposta fissa in luogo delle ordinarie aliquote IRPEF.

Introdotta con il fine di contrastare l’evasione fiscale in materia di affitti, a disciplinare la cedolare secca è il Decreto legislativo del 14 marzo 2011 n. 23, con il quale è stato istituito il regime di tassazione sostitutivo del reddito fondiario derivante dalla locazione di immobili.

La cedolare secca è sostitutiva dell’IRPEF.
Chi opta per la sua applicazione è inoltre esonerato dal versamento delle imposte di registro e di bollo, così come delle addizionali IRPEF regionali e comunali.

COSA PREVEDE QUESTO REGIME SOSTITUTIVO?

Questo regime sostitutivo prevede principalmente due aliquote, cedolare al 10% e cedolare al 21%, che possono essere applicate in base alle caratteristiche specifiche del contratto.

QUANDO È POSSIBILE APPLICARLA?

Questa opzione è possibile solo quando il contratto di locazione è tra persone fisiche e riguarda immobili a uso abitativo, dunque non vale per quelli destinati ad attività d’impresa o professionali. 

Chi può scegliere il regime di cedolare secca?

Il regime di cedolare secca può essere scelto dal proprietario dell’immobile o dal titolare di diritto reale di godimento (ad esempio un usufruttuario).

Se i titolari sono più di uno, ciascuno di loro può decidere liberamente di applicare questa formula senza che gli altri ne siano in qualche modo condizionati.

IMPORTANTE ‼️
È importante sapere che, una volta scelto questa tipologia di regime di tassazione, esso sarà valido anche per tutte le pertinenze della casa, come ad esempio un box o una cantina, locate assieme all’abitazione.

SI RINUNCIA ALL'AGGIORNAMENTO ISTAT ‼️
Con il regime a cedolare secca è importante sapere che si rinuncia alla possibilità di richiedere l’aggiornamento del canone di locazione, inclusa anche la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente.

A quali immobili si può applicare

Il contratto con cedolare secca può essere applicato a tutti quegli immobili che appartengono alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa l’A10 – uffici o studi privati).

Quando si applica?

La cedolare secca non si applica in modo automatico, ma è invece un’opzione che può essere esercitata al momento della registrazione del contratto, attraverso la compilazione dell’apposito modello RLI dell’Agenzia delle Entrate.

In alternativa, si può scegliere la cedolare secca durante gli anni successivi e, comunque, quando viene prorogato il contratto.

SE NON È INDICATA LA SCELTA DI VOLERSI AVVALERE DI TALE REGIME, COSA SUCCEDE?
Quando l’opzione non è esercitata all’inizio, la registrazione del contratto segue le regole ordinarie e in questo caso l’imposta di registro e l’imposta di bollo sono dovute e non sono più rimborsabili.

L'INQUILINO DEVE SAPERLO ?
Ovviamente se si decide di avvalersi della "cedolare secca" il locatore ha poi l’obbligo di comunicarlo preventivamente all’inquilino a mezzo lettera raccomandata.

È POSSIBILE APPLICARE L'OPZIONE CEDOLARE SECCA IN UN CONTRATTO TRANSITORIO DI 18 MESI?

Si, ma a determinate condizioni,  ovvero per immobili ad uso abitativo, a condizione che sia per esigenze temporanee e non turistiche, che abbia una durata massima di 18 mesi e che preveda, proprio come una normale locazione, il pagamento di un canone periodico.

È POSSIBILE APPLICARLO AGLI AFFITTI BREVI?
L’espressione affitto breve fa riferimento a un contratto di locazione di una durata non superiore ai 30 giorni. Vi sono equiparati anche i contratti di sublocazione e quelli di concessione in godimento a terzi a titolo oneroso da parte del comodatario. In ogni caso, resta possibile l’applicazione della cedolare secca, ma solo con aliquota al 21% .

POSSONO APPLICARLA TUTTI?

Per rispondere a questo quesito si consiglia, prima di decidere sull'applicazione del regime a "cedolare secca" di valutare con attenzione che questa opzione possa veramente convenirvi e che sia applicabile, in base alle vostre caratteristiche e alla tipologia di immobili che andrete a locare.  Per tanto per rispondere a questa domanda, l'unico consiglio è quello di sentire il vostro commercialista e valutare con lui se l'opzione è applicabile e se l'opzione vi porti realmente dei benefici economici.




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